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Bacari Veneziani: dalle origini ai sorsi nostri


Bacari: motivo di orgoglio per i veneziani e tappa immancabile per i “foresti”. Non c’è Venezia senza Bacari e viceversa. Non c’è esperienza senza cibo, vino e buona compagnia! Streaty conduce tour gastronomici tra i Bacari più veraci di Venezia. Unisiciti a noi se vuoi trovarti al posto giusto, al momento giusto! Buona lettura!

Un pò di storia

Un po’ di storia: il primo bacaro venne aperto a Venezia da un pugliese, Fabiano da Trani. Dopo aver svolto il servizio militare a Venezia, come accade a molti, si innamorò della città e decise di restarci. Era la fine dell’800, in città era appena terminata l’occupazione austriaca e si festeggiava l’unione al Regno d’Italia. All’epoca Venezia importava vini dalla Dalmazia e dalla Grecia e i dazi erano veramente elevati. Fabiano pensò quindi di importare il vino dalla sua amata Puglia, trovò un modesto locale nei pressi di Rialto per la vendita al dettaglio e nel 1869 iniziò la sua attività. Quando non esistevano i media, la pubblicità veniva fatta attraverso i banditori: ragazzini o poveracci che, in cambio di qualche soldo, giravano per i sestieri con dei foglietti omaggio per un bicchere gratis il giorno dell’inaugurazione del locale. Poco dopo l’apertura, l’osteria di Fabiano divenne molto popolare tra gli amanti del vino e anche tra i gondolieri assetati. Uno di questi, assaggiando il vino di Fabiano, esclamò: “Bon, bon questo xé proprio un vin… da bàcaro!”. Il gondoliere aveva personalizzato l’espressione “far bàcara” ovvero partecipare a raduno di amici brindando alla salute del dio Bacco. Da allora si diffuse l’uso della parola “bàcaro” per indicare piccoli e modesti locali, spesso dalla dubbia igiene, dove era possibile bere del buon vino a poco prezzo accompagnato da qualche stuzzichino, i famosi cicchetti. I bàcari erano frequentati soprattutto dalla classe popolare, da chi per motivi di tempo oppure economici non poteva permettersi un vero e proprio pasto in trattoria. Il bacaro soddisfava le loro esigenze: prezzi modici, cibo della tradizione e buon vino per rallegrare l’umore.

Come riconoscere un Bacaro veneziano doc

Questi bacari veraci sopravvivono fino al secondo dopoguerra, oggi è difficile trovare un autentico bacaro veneziano. Come riconoscerlo? Il bacaro veneziano è un locale molto piccolo, spesso c’è posto solo per il bancone, qualche sgabello e la vetrina con i cicchetti esposti. L‘arredamento è rustico, semplice e quasi sempre di legno scuro. A qualsiasi ora del giorno, potremmo dire dall’alba al tramonto, è possibile vedere un piccolo gruppo di pensionati radunati nelle vicinanze che degustano il loro vino preferito (allungato con un po’ d’acqua vista l’età) e discutono i principali avvenimenti della giornata, sono la rassegna stampa di Venezia! Se li vedete siete in buone mani! Potete anche chiedere indicazioni ai veneziani, in questo caso le risposte possono variare perché ognuno ha opinioni diverse su dove poter trovare le migliori polpette, baccalà mantecato o mozzarelle in carrozza!

Oste e osti

Il protagonista all’interno del bacaro è l’oste, ce ne sono di due tipi: il “burbero”, sembra sempre indaffarato, anche se tutti i clienti sono già stati serviti. Quando entrate difficilmente vi rivolgerà un saluto, sembrerà quasi scocciato, ma non lasciatevi intimidire. Il suo aspetto scontroso è tipico di chi è nato,cresciuto a Venezia, ha sempre lavorato sodo e non ha tempo da perdere in inutili moine, continua a lavorare. La sua esperienza gli ha permesso di far sopravvivere un autentico bacaro fino ai giorni nostri. L’altro tipo di oste è invece il “burlone”: sempre con il sorriso e la battuta pronta vi farà sentire i benvenuti, vi consiglierà nella scelta dei cicchetti e sarà felice di darvi qualche dritta su cosa visitare nella sua amata città. L’oste burlone di solito gestisce un bacaro moderno, rinnovato nell’arredo e nello stile e di solito è il preferito dai giovani e dagli studenti universitari per i loro aperitivi, ma queste distinzioni non sono da seguire alla lettera! In sintesi, se trovate un locale di piccole dimensioni, con una vetrina di cicchetti ben fornita, qualche pensionato amante del vino o un gruppo di studenti con degli spritz in mano…entrate, è un bacaro! Se all’interno ci sono altri simboli di “venezianità” come una bandiera con il leone di San Marco, un gagliardetto della Reyer e qualche cartello scritto in dialetto veneto, avete proprio trovato un bacaro coi fiocchi!

Un consiglio “vivace”!

Girovagate per Venezia e poi fermatevi in un bacaro per un aperitivo o un pasto veloce: troverete i sapori regionali e stagionali, l’immancabile polenta, i salumi e le combinazioni più caratteristiche di ingredienti del territorio accompagnati da vini locali rossi o bianchi tra cui l’immancabile prosecco.  Oltre al gusto anche la vista sarà soddisfatta: un affaccio sul canale, uno scorcio nascosto di Venezia, un campo con scene di vita quotidiana renderanno unica la vostra sosta.

I bacari fanno parte della cultura di Venezia e del Veneto. Tanto che “Fare il Bacaro tour” oggi è una tendenza per i più giovani! Il Bacaro tour consiste nel radunare un gruppo di amici, scegliere i bacari da “visitare” e trascorrere la giornata seguendo questo itinerario molto “impegnativo”. E’ molto semplice sentirsi veneziani. Basta un buon bicchiere di vino, un buon cicchetto ed una buona compagnia!

Scritto da Alice Elettra Della Palma

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